Cinque haiku di Takahama Kyoshi

春の浜大いなる輪が画いてある
haru no hama ōinaru wa ga kaitearu

spiaggia primaverile –
vi è tracciato
un grande cerchio

竹林に 黄なる春日を 仰ぎけり
chikurin ni ki naru haruhi wo aogikeri

nel boschetto di bambù
volgo lo sguardo
al giallo della primavera

うたゝねを呼び起こされて桜かな
utatane wo yobiokosarete sakura kana

risvegliato
dal mio sonnellino,
i fiori di ciliegio…

春雨の衣桁に重し恋衣
harusame no ikō ni omoshi koiginu

la pioggia di primavera
sopra lo stendino – il peso
degli abiti di un amore

桐一葉日当たりながら落ちにけり
kiri hitoha hiatari nagara ochi ni keri

si stacca una foglia –
il sole la illumina
mentre cade

Da: Sadamoto Takahama Kyoshi zenshū, Mainichi Shinbunsha, 1973-1975.

Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi

Takahama Kyoshi (1874-1959) è stato un poeta giapponese, nonché uno dei principali allievi di Masaoka Shiki (1867-1902) insieme a Kawahigashi Hekigotō (1873-1937). Subentrato a Shiki nella direzione della rivista Hototogisu ホトトギス a partire dal 1898, viene oggi ricordato soprattutto per il suo approccio “tradizionale” allo haiku – caratterizzato da una rappresentazione prettamente oggettiva della realtà (kyakkan shasei 客観写生), chiusa a contaminazioni di tipo soggettivo od emozionale e ad ogni forma di sperimentalismo – oltre che per una visione incentrata sul kachōfūei 花鳥諷詠, ossia dello haiku come poesia avendo ad oggetto soggetti classici come i fiori e gli  uccelli.

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