Cinque haiku sulle nuvole

此秋は何で年寄る雲に鳥
kono aki wa nande toshi yoru kumo ni tori

in quest’autunno
perché mi sento così vecchio?
Un uccello tra le nubi

Matsuo Bashō (1644-1694)

Da: I. Ōtsuka (a cura di), Bashō haiku zenshū, Naigai Shuppan Kyōkai, 1903, p. 106

湖に手をさし入て雲の峰
mizuumi ni te wo sashi irete kumo no mine

immergendo
la mano nel lago
colonne di nubi

Kobayashi Issa (1763-1828)

Da: K. Yaba (a cura di), Issa no bungaku, Ōfū, 1995, p. 22 Leggi tutto “Cinque haiku sulle nuvole”

Intervista a Diego Martina

L.C.: Buongiorno, Diego. Grazie, innanzitutto, per aver acconsentito a questa breve intervista. Come prima cosa, vuoi raccontarci chi sei, quali studi hai compiuto e di cosa ti occupi?

D.M.: Grazie a te, Luca. Sono laureato in lingua e letteratura giapponese presso Sapienza – Università di Roma, dove ho conseguito sia la triennale che la specialistica. Come borsista, inoltre, ho studiato per due anni presso l’Università di Tokyo e l’Università delle Lingue Straniere di Tokyo. Mi occupo di poesia giapponese moderna e contemporanea e di poesia haiku, sia in qualità di studioso che di traduttore, ma anche come autore, poiché scrivo e pubblico regolarmente qui in Giappone.

L.C.: Qual è stato il tuo primo contatto con la poesia haiku e quali impressioni questa ti ha dato? Leggi tutto “Intervista a Diego Martina”

Cinque haiku sull’autunno

人聲やこの道かへる秋の暮
hitogoe ya kono michi kaeru aki no kure

voci di persone
tornano in questa strada
crepuscolo d’autunno

Matsuo Bashō (1644-1694)

Da: I. Ōtsuka (a cura di), Bashō haiku zenshū, Naigai Shuppan Kyōkai, 1903, p. 102

梟の一人きげんや秋の暮
fukurō no hitori kigen ya aki no kure

un gufo
a suo agio in solitudine –
crepuscolo d’autunno

Kobayashi Issa (1763-1828)

Da: Shinano Kyōikukai (a cura di), Issa zenshū, Vol. 1, Shinano Mainichi Shinbunsha, 1976, p. 441 Leggi tutto “Cinque haiku sull’autunno”

Cinque haiku sui cani

寝た犬にふはとかぶさる一葉哉
neta inu ni fuwa to kabusaru hito-ha kana

un cane che dorme –
leggera, a coprirlo,
una foglia

Kobayashi Issa (1763-1828)

Da: Shinano Kyōikukai (a cura di), Issa zenshū, Vol. 1, Shinano Mainichi Shinbunsha, 1976, p. 588.

秋雨やよごれて歩く盲犬
akisame ya yogorete aruku mekura inu

pioggia d’autunno –
un cane cieco s’infanga
camminando

Murakami Kijō (1865-1938)

Da: I. Starace (a cura di), Il grande libro degli haiku, Castelvecchi, 2018, p. 445 Leggi tutto “Cinque haiku sui cani”

La densità dell’ombra

Recensione della raccolta Fango di strada di Çlirim Muça, Albalibri Editore, 2010, pp. 166, Euro 12,00.

Fango di strada è una corposa raccolta di haiku dell’editore, poeta e scrittore di origine albanese Çlirim Muça. Essa consta infatti, di 145 componimenti¹, suddivisi in quattro sezioni (una per ciascuna stagione) e presentati al lettore in altrettante lingue: italiano, albanese, inglese e tedesco.
L’opera vanta inoltre una breve ma interessante nota introduttiva del poeta giapponese Ban’ya Natsuishi (Aioi, 1955) ed una prefazione di Pietro Tartamella, fondatore e Presidente dell’Associazione Cascina Macondo.
Gli scritti che compongono la silloge si caratterizzano per l’adozione di un registro espressivo asciutto e privo di artifici (kanso 簡素), capace di suggerire al lettore una pluralità di esiti interpretativi grazie all’elasticità poetica del dettato che, partendo dalla parola scritta, si dipana in infinite direzioni proprio in virtù dell’assenza di un unico indirizzo semantico. Leggi tutto “La densità dell’ombra”

Metodologia e limiti nel tradurre gli haiku

Per George Steiner, critico e saggista francese, tradurre non è solo un processo letterario di tipo traspositivo, quanto una vera e propria “esperienza esistenziale” (Après Babel, 1975). È innegabile, infatti, che il confronto con un testo straniero – ancor più se poetico – richiede una sensibilità particolare nell’approcciarsi allo stesso e la ricerca di una forma che, per quanto possibile, ne riesca a preservare il senso, pur con fisiologiche perdite sui fronti metrico, ritmico e in certi casi semantico.
Il legame che si viene a creare con lo scritto è per molti versi intimo e viscerale, e la versione che ne è frutto è nondimeno l’esito di un processo che, al di là delle competenze tecniche di decodifica, coinvolge il sentimento personale di chi traduce, dando vita così ad un’opera dotata a sua volta di dignità letteraria(1).
In tale contesto lo haiku 俳句 non fa eccezione. La sua estrema brevità, sebbene facilmente equivocabile ed interpretabile come “semplicità” espressiva, tende all’opposto a rendere conto al traduttore di una serie di limiti pressoché invalicabili. Leggi tutto “Metodologia e limiti nel tradurre gli haiku”