Ogni respiro è debito

Presentazione della silloge Silence: A White Distrust. An Experimental Poem in Linked Form di Ram Krishna Singh (2020) a cura di Andrea Cecon.

Parlare del Professor Ram Krishna non è facile, per me. Lo conobbi in rete una ventina di anni fa e la sua poetica mi colpì forte allora come oggi. Nato a Varanasi, in India, compone haiku in lingua inglese da circa quattro decadi e ha già pubblicato 46 libri. Presente anche all’interno di riviste internazionali, rappresenta uno degli autori indiani contemporanei più interessanti.
Questa sua nuova fatica letteraria – Silence: A White Distrust – mostra uno stile e, soprattutto, un equilibrio sempre più rari nel panorama letterario odierno.
La raccolta si compone di haiku, senryū e tanka di alta qualità. Nel complesso, il suo lavoro può essere visto sia come una lunga catena di versi collegati (come suggerito dal titolo stesso), sia come un insieme di poesie fruibili separatamente e parimenti godibili.
Non essendo uno scrittore od un esperto di poetica tanka, mi concentrerò principalmente sui suoi haiku in questa mia analisi.
Per esempio, l’insieme formato da due haiku e una tanka: Leggi tutto “Ogni respiro è debito”

Un’eterna primavera

Presentazione del libro Risate e sogni. Haiku in classe, curato da Maria Concetta Conti e Ines Torrisi (Algra Editore, 2019, pp. 104, € 10,00).

Risate e sogni è una raccolta di haiku composti dai ragazzi delle classi 3^B e 3^I (a.s. 2018-2019) della scuola secondaria di primo grado “Edmondo De Amicis” di Tremestieri Etneo (CT), nell’ambito di un progetto didattico coordinato dall’insegnante Maria Concetta Conti e dalla dirigente scolastica Ines Torrisi. Un progetto che, come osservato dalla stessa Torrisi, è «soprattutto un laboratorio di intelligenza emotiva, [un’]inestimabile occasione di conoscenza di se stessi e del proprio mondo interiore», riflesso – e, in certi casi, amplificato – dalle evidenze naturalistiche che ci circondano quotidianamente.
Dopo una doverosa e necessaria formazione teorica basata sulla lettura degli haiku dei grandi maestri giapponesi del passato (come Bashō, Buson e Issa) e del mio saggio La luna e il cancello, si è dunque passati all’atto pratico, alla stesura dei propri componimenti secondo stili e sensibilità profondamente diversi tra loro; ad accomunarli, solo il desiderio di mettersi in gioco ed esprimere, senza resistenze di sorta, la propria curiosità nei confronti del mondo attraverso un genere poetico tanto affascinante quanto complesso. Leggi tutto “Un’eterna primavera”

Echi di marea

Recensione della raccolta Sulle note del vento di Maruyama Daizen (dei Merangoli Editrice, 2018, pp. 110, €11,00). Traduzioni e cura di Diego Martina.

Sulle note del vento (Kaze no onpu totomoni 風の音符とともに) è una raccolta di 130 haiku del giovane poeta giapponese Maruyama Daizen, scelti e tradotti da Diego Martina per dei Merangoli Editrice nel 2018. Si tratta, invero, di un’accurata selezione – operata dallo stesso Martina – di testi già presenti nelle sillogi Gyokei 御慶 (‘Auguri di buon anno, 2014), Kinagashi 木流し (‘Legno alla deriva, 2016) e Kagomakura 籠枕 (‘Guanciale di bambù, 2017), tradotti per la prima volta in italiano e resi, così, accessibili anche al grande pubblico occidentale.
Laureato in Letteratura giapponese moderna e contemporanea presso l’Università di Tokyo, il Maruyama ha operato, in accordo con il curatore, una suddivisione delle opere in cinque sezioni: Nuovo anno (Shinnen 新年), Primavera (Haru 春), Estate (Natsu 夏), Autunno (Aki 秋) e Inverno (Fuyu 冬). Ciascuna di esse consta di 30 componimenti, eccezion fatta per la sezione d’esordio, che ne conta solamente dieci. Leggi tutto “Echi di marea”

La prossimità del sogno

Recensione del libro Lirica giapponese classica e poesia greca antica: percorsi ed immagini comuni di Patrick Manuello (Aracne Editrice, 2012, pp. 116, Euro 9,00).

In questo saggio, l’autore Patrick Manuello – laureato in Letterature e civiltà classiche presso l’Università di Genova – si cimenta in un inedito studio volto ad evidenziare analogie e differenze stilistiche, contenutistiche e culturali tra poesia greca (arcaico-classica ed ellenistica) e giapponese.
Il testo è suddiviso in cinque capitoli, preceduti da una generosa Introduzione che anticipa alcuni dei tratti distintivi più significativi di entrambi i modelli lirici, come la centralità del mito nella poesia greca o il carattere rappresentativo (e, dunque, non meramente arbitrario e convenzionale) dei segni che veicolano quella nipponica.
In apertura, il Manuello approfondisce i tempi, le circostanze e le modalità di transizione dalla trasmissione poetica orale all’utilizzo della parola scritta, sia in Giappone (a partire dalle influenze culturali cinesi e buddhiste del V secolo d.C.) che in Grecia (con l’introduzione della scrittura alfabetica di origine fenicia nell’VIII secolo a.C.). Vengono così alla luce le prime, importanti differenze; ad una poesia occidentale composta prevalentemente “per l’orecchio” si contrappone infatti una poesia orientale che mira non solo allo spirito, ma anche “alla vista”: Leggi tutto “La prossimità del sogno”

La distanza delle cose

Recensione della raccolta Luna di un Girasole / Sunflower Moon di Lucia Fontana (Red Moon Press, 2019, pp. 86, $ 15,00).

Luna di un girasole è la recente raccolta della poetessa italiana Lucia Fontana – già nota a livello internazionale come direttrice della rivista Sogni d’Incenso (Incense Dreams) – edita dalla Red Moon Press in doppia lingua italiano e inglese.
Il linguaggio, semplice ed equilibrato, traccia un percorso che, partendo dal vissuto personale dell’autrice, riverbera al di là della traccia scritta per delineare una forma d’esperienza profondamente spirituale.
Il ritmo segue una progressione lenta, ineluttabile e circolare, tratteggiando scene diverse a ogni lettura, risultato di un tangram naturale che solo il lettore – con il proprio carico di esperienza – è in grado di ricomporre:

luna di giorno
ancora così lucido
l’ultimo sogno Leggi tutto “La distanza delle cose”

La lezione dei rami

Nota critica alla raccolta Il Pino e il bambù di Margherita Petriccione (Mnamon Editore, 2019, pp. 120, Euro 12,00).

Il pino e il bambù è la silloge d’esordio di Margherita Petriccione, apprezzata haijin italiana che negli ultimi anni ha conseguito numerosi riconoscimenti a livello internazionale e consolidato la propria presenza all’interno delle principali riviste di settore.
L’opera si compone di due sezioni: la prima racchiude 171 componimenti in forma di haiku, mentre la seconda presenta al lettore 34 tanka 短歌. I testi sono inoltre accompagnati da alcuni scatti fotografici di Francesca Mele e disegni della stessa Petriccione, che danno accesso a inedite prospettive delle scene rappresentate.
Già ad una prima, rapida scorsa alle pagine saltano all’occhio due peculiarità: il raggruppamento degli haiku non secondo la classica scansione stagionale, ma per mesi, e la molteplicità di forme che questi assumono, spaziando dal monoku al distico, sino a delineare strutture metricamente molto libere e vicine ad una matrice dichiaratamente gendai 現代, come nell’esempio che segue: Leggi tutto “La lezione dei rami”

Per ogni onda che sale

Nota introduttiva alla raccolta Tre gelsomini profumano il mio tè di Alessandra Delle Fratte (La Ruota Edizioni, 2019).

Tre gelsomini profumano il mio tè segna l’esordio editoriale di Alessandra Delle Fratte, autrice già nota nel panorama haiku italiano e non solo, presentando al lettore una serie piuttosto ampia e variegata di opere, tutte accomunate da un approccio “sobrio e rispettoso” (come definito dalla stessa autrice) sia nei confronti di questo genere poetico – affascinante, ma decisamente complesso – sia verso l’oggetto del suo dire, ossia di quella «bellezza fragile ed effimera» (Ghidini, 2012) che permea ogni declinazione del mondo sensibile.
Pur premettendo lei stessa che «dare una definizione esaustiva dei singoli fenomeni relativi allo “haiku” e al suo legame con l’estetica giapponese è cosa non lineare», la trama poetica che si dipana in queste pagine mostra i segni di un approccio sensibile non comune, anzi chiaramente votato a un’immersione estetica sincera e priva di artefatti. Leggi tutto “Per ogni onda che sale”

La memoria dell’erba

Recensione della raccolta Okinawa di Hasegawa Kai, Red Moon Press, 2018, pp. 104, $ 15,00.

Okinawa è la sedicesima raccolta del poeta e critico giapponese Hasegawa Kai (Kumamoto, 1954), responsabile della rubrica di haiku per il quotidiano Asahi Shimbun, nonché professore associato presso l’Università Tōkai di Tokyo.
La silloge ripercorre, attraverso un linguaggio semplice, ma tratti (volutamente) arido e crudo, le vicende belliche che hanno avuto luogo sull’isola durante il Secondo conflitto mondiale, e in particolare durante la cosiddetta Guerra del Pacifico, il cui bilancio finale fu di circa 200.000 morti tra soldati e civili. Okinawa venne infatti assaltata il 1° aprile 1945 dalle forze di sbarco americane, trascinando gli scontri fino al 19 giugno dello stesso anno. Conquistata dalle truppe dell’Alleanza in quella che viene ancor oggi ricordata come l’unica battaglia di terra (chijō-sen 地上戦) in cui i soldati giapponesi persero la vita, rientrò sotto il dominio imperiale solo nel 1972, grazie alla firma dell’Okinawa henkan kyōtei 沖縄返還協定 (‘Accordo di reintegro di Okinawa’). Leggi tutto “La memoria dell’erba”

La densità dell’ombra

Recensione della raccolta Fango di strada di Çlirim Muça, Albalibri Editore, 2010, pp. 166, Euro 12,00.

Fango di strada è una corposa raccolta di haiku dell’editore, poeta e scrittore di origine albanese Çlirim Muça. Essa consta infatti, di 145 componimenti¹, suddivisi in quattro sezioni (una per ciascuna stagione) e presentati al lettore in altrettante lingue: italiano, albanese, inglese e tedesco.
L’opera vanta inoltre una breve ma interessante nota introduttiva del poeta giapponese Ban’ya Natsuishi (Aioi, 1955) ed una prefazione di Pietro Tartamella, fondatore e Presidente dell’Associazione Cascina Macondo.
Gli scritti che compongono la silloge si caratterizzano per l’adozione di un registro espressivo asciutto e privo di artifici (kanso 簡素), capace di suggerire al lettore una pluralità di esiti interpretativi grazie all’elasticità poetica del dettato che, partendo dalla parola scritta, si dipana in infinite direzioni proprio in virtù dell’assenza di un unico indirizzo semantico. Leggi tutto “La densità dell’ombra”