Cinque haiku di Tokihiko Kusama

山国の空にあそべる落花かね
yamaguni no sora ni asoberu rakka kana

nel cielo montano
i fiori che cadono
possono giocare…

Da: Haiku, Vol. 52, Kadokawa Shoten, 2003, p. 74

鉄橋を夜汽車が通り鮭の番
tekkyō o yogisha ga tōri sake no ban

ponte ferroviario:
passa il treno notturno,
poi un salmone

Da: Nyūmon saijiki, Kadokawa Shoten, 1980, p. 311

泳ぐ少年見守る 少女夕蜩
oyogu shōnen mimamoru shōjo yū higurashi

la ragazza veglia
su un ragazzo che nuota:
cicale serali*

Da: ooikomon.blogspot.com

* Di questo haiku è disponibile anche una traduzione con commento a cura di Leonardo Lazzari, pubblicata su Yoisho il 5 gennaio 2019: https://bit.ly/2ks4TWZ.

ひぐらしに肩のあたりのさみしき日
higurashi ni kata no atari no samishiki hi

la solitudine del giorno
sulle mie spalle:
cicale serali

Da: Haiku nenkan, Kadokawa Shoten, 2000, p. 133 (numero speciale di dicembre)

あぢさゐの青き翳さす障子かな
ajisai no aoki kage sasu shōji kana

sugli shōji
l’ombra azzurra
di un’ortensia

Da: Il suono della cascata, Nagata shobō, 2002

Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi

Tokihiko Kusama (1920-2003) è stato un poeta, critico e saggista giapponese originario di Tokyo, ma cresciuto a Kamakura, nella prefettura di Kanagawa. Si avvicinò allo haiku nel 1949, studiando dapprima sotto la guida di Mizuhara Shūōshi (1892-1981) e, in seguito, di Ishida Hakyō (1913-1969). Tra le sue principali raccolte menzioniamo Tenzo 典座 del 1992 e Taki no oto 瀧の音 (‘Il suono della cascata’), edito nel 2002.

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