Cinque haiku di Mori Sumio

北風に澄み遊ぶごとくに星またたく
kitakaze ni sumi asobu gotoku ni hoshi matataku

vento del Nord:
come stessero giocando, chiare,
brillano le stelle

Da: Mori Sumio, Kashinsha, 1992, p. 132

めつむりてひらきておなじ春の闇
me tsumurite hirakite onaji haru no yami

aprendo
e chiudendo gli occhi,
la stessa oscurità di primavera

Da: Haiku e no tabi, Kadokawashoten, 1990, p. 28

除夜の妻白鳥のごと湯浴みをり
joya no tsuma hakuchoo no goto yu-ami ori

vigilia di Capodanno –
la moglie che fa il bagno
assomiglia a un cigno

Da: Ivi, p. 112

はるかまで旅してゐたり昼寝覚
haruka made tabi shiteitari hirunezame

un viaggio lontano –
il risveglio
dal sonnellino

Da: Haiku nenkan, Kadokawashoten, 1996, p. 148

灯を消してかんばせに冬近づきぬ
hi o keshite kanbase ni fuyu chikazukinu

spegnendo la luce,
l’inverno raggiunge
il volto

Da: Haiku dai saijiki, Kadokawashoten, 2006, p. 201

Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi

Mori Sumio (1919-2010) è stato un poeta giapponese originario di Nagasaki, nonché allievo di Katō Shūson (1905-1993).
Fondatore della rivista Sugi 杉 (“Cedro”) nel 1970, venne insignito del Premio Yomiuri (Yomiuri Bungaku Shō 読売文学賞) nel 1977, per la carriera poetica.
Tra le sue raccolte ricordiamo: Yukitsubute 雪礫 (“Palla di neve”) del 1954, Haname 花眼 (“Gli occhi dei fiori”) del 1969, Mori Sumio kushū 森澄雄句集 (“Raccolta di haiku di Mori Sumio”) del 1976 e Hanakan 花間 (“Lo spazio tra i fiori”) del 1998.

Immagine: Haiku no yutakasa. Mori Sumio taidan-shū, Asahi Shinbun-sha, 1998

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