La fragilità del volo

Commento critico allo haiku di Angelica Costantini, pubblicato sulla pagina Facebook del Gruppo di studio sullo haiku l’8 gennaio 2019.

ore d’inverno –
un corvo in volo taglia
la pioggia a metà

Un’opera caratterizzata da una combinazione di immagini (toriawase 取り合わせ) fresca ed evocativa, che porta ad un’accelerazione scenica tangibile e decisamente coinvolgente.
L’involuzione lenta e silenziosa (seijaku 静寂) del primo verso, infatti, viene spezzata – oltre che graficamente, mediante ricorso al kireji 切れ字 – dal volo di un corvo nel secondo ku 句, che pare tagliare in due la pioggia come la lama invisibile di un coltello, facendo progredire gli eventi in maniera del tutto inattesa e subitanea. La sottigliezza (hosomi 細身) che informa la seconda parte dello scritto assume così una doppia direzione: verticale, in quanto riferibile alla pioggia invernale che cade dal cielo, ed orizzontale, collegata al movimento trasversale dell’uccello (verosimilmente, da un ramo all’altro). Leggi tutto “La fragilità del volo”

Metaphor and Haiku

Q: Dear Luca, I want to ask about the use of metaphor in haiku. Some say that modern haiku allows the author to use metaphors, whereas haiku who do not use metaphors are classified as ‘classic haiku’ or ‘traditional haiku’.
Is it true that modern haiku allows the use of metaphors in it? What distinguishes modern haiku and traditional haiku? Thank you for your answer. Leggi tutto “Metaphor and Haiku”

Cinque haiku di Katō Shūson

カフカ去れ一茶は来れおでん酒
Kafuka sare Issa wa kitare odenzake

fuori Kafka,
dentro Issa –
sake con oden*

*L’oden (おでん) è un piatto tipico giapponese (la cui ricetta risale al periodo Muromachi) che comprende diversi ingredienti, come uova, patate, zucca e pasta di pesce stufati in una zuppa insaporita con soia.

木の葉ふりやまずいそぐないそぐなよ
konoha furiyamazu isogu na isogu na yo

le foglie
seguitano a cadere:
non correte… non correte… Leggi tutto “Cinque haiku di Katō Shūson”

Intervista a Jan Benson

L.C.: Come prima cosa, vuoi presentarti e raccontarci chi sei e cosa fai nella vita?

J.B.: Sono una scrittrice e una poetessa. Il mio quotidiano consiste nel leggere, scrivere, insegnare, studiare e inviare i miei componimenti per la pubblicazione.
Ho frequentato l’università e conseguito due lauree; una in contabilità, l’altra in studi sociali con abilitazione all’insegnamento.
In seguito, grazie alle amicizie universitarie, mi sono avvicinata ad alcuni poeti ed artisti di Fort Worth e sono diventata una performer e recitatrice.
La poesia non era una strada così ovvia per me. Quando mi sono diplomata al liceo, il mio linguaggio principale era la musica. L’inglese era una materia che avevo difficoltà a comprendere ed ero particolarmente perplessa a causa delle sue sfumature grammaticali. Posso dire, in tutta onestà, che allora ero veramente poco letterata, leggendo molto poco e scrivendo solo quando ciò veniva richiesto come compito scolastico. Leggi tutto “Intervista a Jan Benson”