Cinque haiku di Shiba Sonome

暖簾の奥ものふかし北の梅
nōren no oku monofukashi kita no ume

oltre la tenda
un mistero insondabile –
pruni del Nord

鼻紙の間にしをるるすみれかな
hanagami no ai ni shioruru sumire kana

nel fazzoletto
è ormai avvizzita
una viola

木々の葉にさけてくだけて寒さかな
kigi no ha ni sakete kudarete samusa kana

le foglie degli alberi
strappate, spezzate…
il freddo

すずしさや額をあてて青畳
suzushisa ya hitai wo atete aodatami

che freschezza!
Appoggio la fronte
sul nuovo tatami

衣更えわざと隣の子をだきに
koromogae wazato tonari no ko o daki ni

cambio del guardaroba –
decido di accudire
il figlio del vicino

Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi

Shiba Sonome (1664-1726) è stata una poetessa giapponese originaria di Ise, nella prefettura di Mie. Divenne allieva di Matsuo Bashō (1644-1694) nel 1690, intrattenendo con lui una solida corrispondenza, anzi incontrandolo di persona in più di un’occasione. Insieme al marito, anch’egli appassionato di poesia, si trasferì a Osaka nel 1692. Tra i poeti dell’epoca con cui entrò in contatto, ricordiamo anche Ihara Saikaku (1642-1693) e Takarai Kikaku (1661-1707). Nel 1718 divenne una suora laica, continuando comunque a scrivere e ad operare come insegnante e giudice di haikai. Morì il 21 maggio 1726.

Immagine: Kurihara Nobumitsu, La poetessa Shiba Sonome (XIX secolo)

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