L’enjambement nella poesia haiku

Q: Caro Luca, negli haiku l’enjambment, che è una figura retorica metrico-sintattica, si può o non si può usare?

R: L’enjambement, sebbene marginalmente impiegato nello haiku occidentale (e da alcuni autori considerato una sorta di variante o “corollario” al kireji 切れ字), non produce uno stacco (kire 切れ) nel senso proprio del termine.
Quest’ultimo, infatti, serve a creare una cesura semantica o ritmica o comunque una sospensione del discorso atta ad esaltare la transizione tra le due immagini così prodotte, cosa che non avviene con l’enjambement, che di fatto interrompe il ritmo di un verso riversandolo parzialmente in quello successivo (la spezzatura, in questa figura, avviene peraltro tra unità del discorso fortemente legate tra loro, come ad esempio sostantivo/attributo).

Personalmente, non amo le opere che ricorrono a questa figura retorica, poiché in diversi casi ho avuto l’impressione che gli autori, tramite enjambement, si siano  limitato a comprimere un discorso più ampio solo per farlo aderire forzatamente al modello 5-7-5. Vi sono invece altri casi nei quali la spezzatura non è così marcata, operando, ad  esempio, tra verbo e complemento oggetto; ciò non pregiudica la bontà dello scritto, ma si inscrive nella più ampia e fisiologica conformazione di un ku 句 che occupa lo spazio di due versi.

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