Cinque haiku di Sōshū Takaya

頭の中で白い夏野となつてゐる
atama no naka de shiroi natsuno to natte iru

nella mia testa
sono divenuto un candido
campo d’estate

Da: Haiku kenkyū, Vol. 52, Kaizōsha, 1985, p. 238

一瞬の海の悲しみ流れ星
isshun no umi no kanashimi nagareboshi

per un istante
la tristezza del mare –
stella cadente

Da: fudemaka57.exblog.jp/26155604/

言の葉や思惟の木の実が山に満つ
kotonoha ya shī no ko no mi ga yama ni mitsu

poesia –
il frutto dell’albero della saggezza
cresce tra i monti

Da: fudemaka57.exblog.jp/26297949/

白く又黒きひかりの冬の旅
shiroku mata kuroki hikari no fuyu no tabi

una luce bianca
ma anche nera –
viaggio invernale

Da: fayaoyagi.wordpress.com/2017/11/26/todays-haiku-november-27-2017/

ちるさくら海あをければ海へちる
chiru sakura umi aokereba umi e chiru

i petali di ciliegio
cadono in mare,
in un mare azzurro…

Da: Haiku kenkyū, Vol. 57, Kaizōsha, 1990, p. 44

Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi

Sōshū Takaya (1910-1999) è stato un poeta giapponese originario di Nagoya (prefettura di Aichi). Il suo primo contatto con lo haiku (e con la rivista Hototogisu ホトトギス, in particolare) avvenne nel 1926, dopo essersi trasferito a Kumamoto. Nel 1930 si spostò a Tokyo, legandosi  in breve tempo alla rivista Ashibi 馬酔木. A far data dal 1935, il suo stile poetico cambiò profondamente, slegandosi da una visione “tradizionalista” in favore di un registro espressivo maggiormente aperto a sentimenti personali e tematiche sociali contemporanee. Strinse dunque amicizia con Watanabe Hakusen (1913-1969) e, soprattutto, con Mizuhara Shūōshi (1892-1981), del quale peraltro divenne allievo, partecipando attivamente al movimento del ‘Nuovo haiku emergente’ (shinkō haiku undō 新興俳句運動). Nel 1947 entrò a far parte della Gendai haiku kyōkai 現代俳句協会 (‘Associazione per lo haiku moderno’), mentre l’anno seguente contribuì alla nascita della rivista Tenrō 天狼 (‘Sirio’). Tra le sue principali raccolte, ricordiamo: Shiroi natsuno 白い夏野 (‘Bianchi campi d’estate’) del 1936, Kawa 河 (‘Il fiume’) del 1937, Ishi no mon 石の門 (‘Il cancello di pietra’) del 1953 e Midoriboshi 緑星 (‘La stella verde’) del 1983. Nel 2002 è uscita, per i tipi della Chūsekisha di Tokyo, la Takaya Sōshū haiku shūsei 高屋窓秋俳句集成, raccolta dei migliori haiku del poeta la cui copertina apre il presente articolo.

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