Cinque haiku di Kiyoko Uda
半身は夢半身は雪の中
hanshin wa yume hanshin wa yuki no naka
parte di me
è in un sogno, parte di me
è nella neve…
Da: Gendai haiku shūsei, Rippūshobō, 1996, p. 204
かぶとむし地球を損なわずに歩く
kabutomushi chikyū o sokonawazu ni aruku
lo scarabeo cammina
senza ferire
la terra
Da: Haiku, Vol. 52, Kadokawa Shoten, 2003, p. 227 Leggi tutto “Cinque haiku di Kiyoko Uda”
Cinque haiku di John Stevenson
sunburst
sharpening shadow
of thorns
sprazzo di sole
s’affila l’ombra
delle spine
monarch landing
so briefly
its full weight
atterra la farfalla monarca
così fugacemente
tutto il suo peso Leggi tutto “Cinque haiku di John Stevenson”
Lo haiku a Spilimbergo
Cinque waka di Eihei Dōgen
草の葉に首途せる身の木部山雲に道ある心地こそすれ
kusa no ha ni kadodeseru mi no Kinome yama kumo ni michi aru kokochi koso sure
per fili d’erba
mi sono messo in viaggio;
tra le nuvole
del monte Kinome
sento esserci una via
峰の色谷の響きもみなながら我が釈迦牟尼の声と姿と
mine no iro tani no hibiki mo mina nagara waga shakamuni no koe to sugata to
il colore delle vette
e l’eco delle valli;
tutto, così com’è,
ha la voce e le sembianze
del mio Buddha Shakyamuni Leggi tutto “Cinque waka di Eihei Dōgen”
Acqua sopra la luna
Cinque haiku di Helen Buckingham, scelti e tradotti in italiano da Luca Cenisi.
Good Friday–
wind-torn
daffodils
Venerdì Santo–
narcisi
lacerati dal vento
Easter sky–
plane trails
cross
cielo di Pasqua–
le scie degli aerei
s’incrociano Leggi tutto “Acqua sopra la luna”
Cinque haiku di Sumiko Ikeda
春風や言葉が声になり消ゆる
harukaze ya kotoba ga koe ni nari kiyuru
vento di primavera –
le parole trovano voce
e poi svaniscono
Da: keisatoh.exblog.jp
かなかなや死は外海へゆくごとく
kanakana ya shi wa soto-umi e yuku gotoku
cicala della sera –
la morte è come un viaggio
in mare aperto
Da: Haiku, Vol. 54, Kadokawa Shoten, 2005, p. 108 Leggi tutto “Cinque haiku di Sumiko Ikeda”
Come brezza d’estate
Forma ed esperienza
Quando si parla di estetica, molti sono portati automaticamente a pensare a una “teoria del bello”, dunque ad un “giudizio di gusto” (Treccani) su un dato prodotto dell’arte.
Il termine deriva etimologicamente dal greco αἴσθησις (‘sensazione’), e dunque il suo significato letterale sarebbe quello di qualcosa che “può essere percepito mediante l’uso dei sensi”. Solo a far data dalla fine del XVIII secolo assunse quella fisionomia di “scienza della bellezza” che avrebbe spostato l’attenzione dall’oggetto alla relazione soggetto-oggetto.
Quando si parla di estetica giapponese, dunque, va preliminarmente evidenziato come questa non indichi una simile teoria, quanto piuttosto «un ambito di pratiche e di sensibilità caratterizzato dall’attività di mettere in forma l’esperienza»¹. Non si è cioè sviluppato in Giappone un modello di relazione tra percipiente e percepito fondato esclusivamente sulla sensibilità individuale del primo, slegata da una dimensione pratica e universale del vivere: Leggi tutto “Forma ed esperienza”
Cinque haiku di Ogiwara Seisensui
空はうつろなるまで晴れて囚人の唄
sora wa utsuro naru made harete shūjin no uta
il cielo schiarisce
fino a svuotarsi –
il canto dei prigionieri
Da: Jiyūritsu haiku no sekai, Vol. 3, Rippūshobō, 1980, p. 45
鯉つどいおり秋しずかにむきむきにおり
koi tsudoi ori aki shizukani mukimuki ni ori
raduno di carpe –
l’autunno placidamente
prende forma
Da: Nihon shijin zenshū, Vol. 30, Shinchōsha, 1969, p. 117 Leggi tutto “Cinque haiku di Ogiwara Seisensui”