Cinque waka di Eihei Dōgen

草の葉に首途せる身の木部山雲に道ある心地こそすれ
kusa no ha ni kadodeseru mi no Kinome yama kumo ni michi aru kokochi koso sure

per fili d’erba
mi sono messo in viaggio;
tra le nuvole
del monte Kinome
sento esserci una via

峰の色谷の響きもみなながら我が釈迦牟尼の声と姿と
mine no iro tani no hibiki mo mina nagara waga shakamuni no koe to sugata to

il colore delle vette
e l’eco delle valli;
tutto, così com’è,
ha la voce e le sembianze
del mio Buddha Shakyamuni

長月の紅葉の上に雪ふりぬ見ん人誰か歌をよまざらん
nagatsuki no momiji no ue ni yuki furinu minhito tareka uta o yomazaran

la neve è caduta
sulle foglie rosse
settembrine:
chi vedendola
non la metterebbe in poesia?

春風に綻びにけり桃の花枝葉にわたる疑いもなし
harukaze ni hokorobi ni keri momo no hana edaha ni wataru utagai mo nashi

a primavera
s’aprono nel vento
i fiori di pesco;
senza dubbio andranno
oltre i rami e le foglie

春は花夏ほととぎす秋は月冬雪さえてすずしかりけり
haru wa hana natsu hototogisu aki wa tsuki fuyu yuki saete suzushi karikeri

in primavera i ciliegi,
in estate il cuculo,
in autunno la luna,
in inverno la gelida neve:
che splendore!

Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi. Revisione poetica di Matteo Contrini.

Eihei Dōgen (1200-1253) è stato un monaco, scrittore e poeta, nonché capostipite della Scuola Sōtō 曹洞宗 in Giappone. Nel 1217 studiò sotto la guida del Maestro Rinzai Ryōnen Myōzen (1184-1225) presso il Tempio di Kennin-ji, imbarcandosi con quest’ultimo per la Cina nel 1223, dove ebbe successivamente modo di entrare in contatto con Tiāntóng Rújìng (1162-1228) e con la pratica dei kōan 公案. Rientrato in patria nel 1227, fondò un monastero nei pressi di Fukakusa, un piccolo centro alle porte di Kyoto, per poi stabilirsi definitivamente a Echizen (attuale Prefettura di Fukui) nel 1243, edificando il Tempio Eihei-ji.
Autore dello Shōbōgenzō 正法眼蔵 (‘Il tesoro dell’occhio del Vero Dharma’), tra le più importanti summae dell’insegnamento buddhista a noi pervenute, incoraggiò sempre i propri allievi a non indugiare nello studio teorico, quanto a dedicarsi alla pratica, allo zazen 座禅 (‘meditazione seduta’), con ciò consolidando l’imprescindibile corrispondenza “pratica-illuminazione” (zazen-satori).
Dōgen è stato tuttavia anche un poeta di waka 和歌 di talento. Un interessante studio delle sue opere è presente nella raccolta The Zen Poetry of Dogen. Verses from the Mountain of Eternal Peace curata da Steven Heinze e pubblicata da Tuttle Publishing nel 1997.

Immagine: Dōgen che osserva la luna, part. (1250)

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