Cinque haiku di Sumiko Ikeda

春風や言葉が声になり消ゆる
harukaze ya kotoba ga koe ni nari kiyuru

vento di primavera –
le parole trovano voce
e poi svaniscono

Da: keisatoh.exblog.jp

かなかなや死は外海へゆくごとく
kanakana ya shi wa soto-umi e yuku gotoku

cicala della sera –
la morte è come un viaggio
in mare aperto

Da: Haiku, Vol. 54, Kadokawa Shoten, 2005, p. 108

的はあなた矢に花咲いてしまいけり
mato wa anata ya ni hana saite shimai keri

tu, il mio bersaglio –
finalmente sulla freccia
sboccia un fiore

Da: Haiku, Vol. 55, Kadokawa Shoten, 2006, p. 81

アマリリスあしたあたしは雨でも行く
amaririsu ashita atashi wa ame demo yuku

amaryllis –
anche se piove
domani ci sarò

Da: fayaoyagi.wordpress.com, 23 maggio 2018

無花果や神も仏も見たことなし
ichijiku ya kami mo hotoke mo mita koto nashi

albero di fico –
né dei né Buddha
l’hanno visto

Da: fudemaka57.exblog.jp

Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi

Sumiko Ikeda (Kamakura, 1936) è una poetessa giapponese. Avvicinatasi allo haiku grazie a Toshio Mitsuhashi (1920–2001) e Kanichi Abe (1928-2009), è attualmente membro di giuria del Kadokawa Haiku Prize.
Tra le sue principali raccolte, ricordiamo: Sora no niwa 空の庭 (‘Il giardino celeste’) del 1998, Yukufune ゆく船 (‘La nave salpata’) del 2000, Tamashī no hanashi たましいの話 (‘Discorsi sullo spirito’) del 2005 e Omottemasu 思ってます (‘Sto pensando’) del 2016.

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