La poesia haiku a Palazzo Ragazzoni

Sabato 30 marzo alle ore 18.00, nella splendida cornice del “Salone d’Onore” di Palazzo Ragazzoni a Sacile (PN), si è tenuto l’incontro La poesia haiku, evento ufficiale del programma della “Settimana della cultura 2019” sostenuto dall’Assessorato alla cultura della Città di Sacile e dal Lions Club e che ha vantato il patrocinio della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e del Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo.

La serata, da me organizzata in collaborazione con alcuni tra i principali haijin italiani, si è dunque aperta con i saluti del sindaco di Sacile Carlo Spagnol e del Presidente del Lions Club Giuseppina dell’Agnese, che hanno illustrato sinteticamente le finalità di divulgazione culturale ed aggregazione sociale della kermesse ad una platea di oltre 100 spettatori.

A seguire, ho avuto il piacere di presentare al pubblico, con il supporto di alcune slide, una prima definizione di haiku, nonché i caratteri essenziali di quest’ultimo. L’esposizione è stata intervallata dalla lettura di opere di Matsuo Bashō (1644-1694), Yosa Buson (1716-1784), Kobayashi Issa (1763-1828), Masaoka Shiki (1867-1902), Kawahigashi Hekigodō (1873-1937), Takahama Kyoshi (1874-1959), Kaneko Tōta (1919-2018) ed altri grandi nomi della poesia nipponica, oltre che da una selezione personale di haiku di autori nostrani. In questa prima parte dell’evento, ho voluto rimarcare il fatto che, nonostante le evidenti divergenze che sussistono tra lingua giapponese e lingua italiana, si possa pacificamente parlare di “haiku italiano”, ossia di un movimento attivo a livello nazionale che, specie negli ultimi anni, ha dimostrato una chiara maturità stilistica ed una credibilità ormai riconosciuta a livello internazionale.

Alle 18.45, terminata la prima parte teorico-introduttiva, si sono alternati sul palco 12 autori italiani provenienti da Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli, leggendo alcuni dei propri componimenti. Sono intervenuti nell’ordine, oltre al sottoscritto: Pasquale Asprea (Genova), Marina Bellini (Mantova), Giovanna Calvo Di Ronco (Chions), Francesca Costa (Pordenone), Severa Disingrini (Cremona), Francesca Iseppi (Treviso), Toni Piccini (Trieste), Giovanna Restuccia (Modena), Stefano Riondato (Padova), Maria Laura Valente (Cesena) e Giacomo Vit (Cordovado).

Di seguito gli haiku che sono stati presentati al pubblico per l’occasione:

Pasquale Asprea

Vu dello stormo
discende sulla terra
la primavera

verso della gru
si disperde nel mare
il vento del Nord

luna del primo mese fra i pini costieri un respiro profondo

febbricitante –
i bambù ingialliti
cedono al vento

vento sottile –
l’odore della neve
di un altro mondo

Marina Bellini

sole d’autunno –
seduta sul gradino
schiacciando noci

Premio Viaggio in diciassette sillabe, I Edizione

compito in classe –
sulla brutta disegna
una conchiglia

Premio Erato, 2017

acqua smeraldo –
la sogliola mi guarda
e si nasconde

Premio Erato, 2017

chiaro di luna –
i primi passi incerti
del puledrino

Premio Gustavo Pece, 2017

giardino incolto –
il berretto del nano
rosso sbiadito

Premio Gustavo Pece, 2018

Giovanna Calvo Di Ronco

fiume d’inverno –
guazzano i germani
tra le alghe verdi

s’apre al cielo
l’ultimo convolvolo –
canto d’autunno

guardo il caco
da una finestrella –
piove ancora

erano iris
noi li guardavamo
si fece notte

mare d’inverno
frangi sulla scogliera
monti dorati

fragile nido
di tortora che cova
tale è un haiku

Luca Cenisi

fiori di colza –
il vento li attraversa
senza piegarli

odore di neve:
i primi pendolari
sulla banchina

lampo d’estate –
si è spezzata la punta
della matita

afa serale –
cercando di contare
gli occhi di un ragno

campi d’autunno –
la nonna chiede ancora
come mi chiamo

Francesca Costa

ogni momento
il tempo della morte –
spighe dorate

si staglia fiero
un papavero rosso –
brusio nel vento

fiori di neve –
sboccia la primavera
trasformandosi

cadono fiori
soffice tomba l’erba
come la vite

notte insonne
per non morire dentro
alta marea

Severa Disingrini

è quasi buio
con la spazzatura butto
i fiori di ieri

la notte annulla
la distanza fra me e te –
albero di pruno

una sola mela –
ce la dividiamo io e te
sera d’autunno

ultima neve –
lei indossa gli orecchini
di sua madre

nessun muro –
solo piscio di gatto
lungo il confine

Francesca Iseppi

rosso d’inverno –
l’acero giapponese
arde nel parco

scrigno di grani –
primeggia nel giardino
la melagrana

nel freddo prato
il canto dell’inverno –
un pettirosso

è avvolgente
la nebbia di gennaio –
e tutto tace

ultimo gelo –
impavida primula
sfida la neve

Toni Piccini (dalla raccolta Auschwitz e simili)

treno merci –
un topo nell’angolo
l’unico sopravvissuto

una bambola di pezza
con la stella di Davide –
ora un’orfana

quattro anni, il primo
viaggio in treno… nessun
finestrino per il panorama

delle due sorelle
parlo con quella morta –
l’eco delle pietre

la fila
per il posto di kapò
più lunga di ieri

Giovanna Restuccia

l’airone in volo
lungo le anse del fiume
le tue mani

Mainichi, 2018

quasi il tramonto –
tre passi in nube
di moscerini

Menzione al Premio Rovescala

a luci spente
un pensiero si ferma –
nevica appena

Giorno dei Santi –
la nube sull’arancio
piantato da te

fiori di pesco –
una nuvola sfuma
il cielo dell’alba

Stefano Riondato

spiaggia d’ inverno –
suono di una pietra
lanciata in acqua

valigie pronte –
il fiume porta via
l’ultima foglia

il lago calmo –
un’anatra attraversa
due tramonti

prime gemme –
i caratteri braille
di un’intuizione

rose essiccate –
in fabbrica guardo
il mondo di fuori

Maria Laura Valente (dalla raccolta Hatsuyume)

brezza di mare –
un bimbo coglie un fiore
e lo abbandona

alba di nebbia –
invisibili i peschi
stanno fiorendo

anno che inizia –
in abiti da casa
compongo versi

lunga nuotata –
invisibile in cielo
la Via Lattea

tra i peschi spogli
il vento sta cambiando –
poso la penna

Giacomo Vit

sera d’estate,
quando la trota salta
vede la luna

Haiku antichi e moderni, Vallardi, 1996

tal vuli clop
di un soldàt copàt –
rosa d’unviar

nell’occhio guasto
di un soldato ammazzato –
rosa d’inverno

dai reoplans
il siel al è sbregàt –
sanbuc al siga

dagli aerei
il cielo è lacerato –
sambuco grida

In chiusura di serata, sono state poste dalla platea alcune domande agli autori, volte ad approfondire concetti generali relativi allo haiku o singoli aspetti stilistici.
A margine dell’evento, era peraltro possibile acquistare copie con dedica del mio saggio La luna e il cancello (Castelvecchi, 2018), della silloge Selezione naturale (La Ruota Edizioni, 2018), della raccolta di Toni Piccini Auschwitz e simili (Red Moon Press, 2018) e di Hatsuyume (La Ruota Edizioni, 2019) di Maria Laura Valente.

Alle ore 20.00, presso la Puntineria la Piola di Sacile, si è poi concluso l’incontro con una cena conviviale, nella quale ci si è confrontati sullo stato attuale dell’insegnamento e dello studio dello haiku in Italia, avanzando interessanti proposte di rinnovamento che confluiranno in un più ampio progetto che verrà reso noto sulle pagine di questo sito.

Per visionare la galleria completa delle foto in alta risoluzione, clicca qui.

4 risposte a “La poesia haiku a Palazzo Ragazzoni”

  1. Ciao Luca,
    Leggo solo oggi la notizia su questo importante evento che hai organizzato.
    Mi dispiace davvero molto non averlo saputo prima, se avessi letto prima il tuo post del 13 marzo scorso, avrei forse potuto organizzarmi, e mi sarebbe piaciuto essere presente, anche solo come semplice spettatore.
    Da quello che ho letto, dev’essere stato un evento veramente bello e (nel panorama italiano) abbastanza raro; oltre al prezioso contributo degli haijin presenti, il programma dettagliava diversi punti, sicuramente belli e importanti. Tutto era molto interessante e avrei rivisto di persona diversi autori con i quali avrei potuto scambiare le impressioni sui vari temi.

    Sarà per la prossima volta.

    Complimenti dunque per l’impegno con il quale stai rilanciando eventi e attività che sembravano un po’ assopite.

    Volevo, in chiusura, farti una domanda:
    dal momento che diversi autori presenti erano iscritti all’associazione “AIH”, non è che ti è rimasta la “mailing list” (con la quale inviare informazioni su eventi simili) ?
    In Italia eventi come questi sono davvero pochi e spesso chi è fuori dal mondo dei “social” (immagino che su “facebook” l’evento sia stato pubblicizzato e discusso) non sempre viene a sapere di eventi (incontri, convegni, conferenze ecc.) interessanti come questo.
    Un saluto
    Walter Viaggi

  2. Walter carissimo,

    mi spiace davvero che la notizia dell’evento non ti sia giunta per tempo. In effetti, la sua pubblicizzazione è avvenuta – al di là dei canali istituzionali della Città di Sacile – principalmente attraverso i social e un post pubblicato su questo sito il 13 marzo scorso.
    Senz’altro, tuttavia, avremo molte altre occasioni di incontro e di confronto, anche perché il successo di questa prima edizione sta già portando a pensare di farne un appuntamento fisso annuale ancor più ricco, se non addirittura di trasformarlo in un vero e proprio “Festival della poesia haiku”.

    Quanto alla mailing list e ad un progetto nazionale unificato, ci sto lavorando attivamente, e a breve ti informerò anche sulla sua fisionomia e sui suoi tempi di attuazione.

    Un abbraccio e a presto!

    Luca Cenisi

  3. Ciao Luca,
    ti ringrazio per il messaggio e la risposta.

    Mi fa piacere leggere che da questo evento potrebbe nascere un appuntamento annuale per gli autori e gli estimatori della poetica haiku in Italia.
    Io seguirò con attenzione questo tuo sito.
    Alla prossima occasione sarà un piacere incontrarti e scambiare qualche impressione sull’evento che sarà in programma e sui tuoi due recenti libri per i quali ti faccio i miei complimenti.
    Oltre all’interessante raccolta “Selezione naturale” il saggio “La luna e il cancello” rappresenta qualcosa di molto bello, profondo e importante che mancava proprio nel panorama italiano.

    Un saluto a presto
    Walter Viaggi

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