Cinque haiku di Kubota Mantarō

湯豆腐やいのちのはてのうすあかり
yudōfu ya inochi no hate no usuakari

tofu bollito –
una debole luce
alla fine della mia vita

Da: Kubota Mantarō zenshū, Chūōkōronsha, 1967, p. 46

短夜のあけゆく水の匂かな
mijikayo no akeyuku mizu no nioi kana

questa notte estiva
giunge al termine…
profumo d’acqua

Da: Nihon kindai bungaku taikei, Kadokawa Shoten, 1968, p. 451

吉原のある日露けきとんぼかな
Yoshiwara no aru hi tsuyukeki tonbo kana

un giorno a Yoshiwara:
sono madide di rugiada
le libellule…

Da: Kubota Mantarō zenshū, cit., p. 410

春暁や雨のあらひし松の幹
shungyō ya ame no araishi matsu no miki

alba di primavera –
il tronco di un pino
bagnato dalla pioggia

Da: Haiku no tensai: Kubota Mantarō, Yayoi Shobō, 1980, p. 77

親一人子一人蛍光りけり
oya hitori ko hitori hotaru hikarikeri

un genitore,
un figlio…
brillano le lucciole

Da: Shōwa bungaku zenshū, Vol. 35, Shōgakukan, 1990, p. 285

Traduzioni dal giapponese di Luca Cenisi

Kubota Mantarō (1889-1963) è stato un drammaturgo, poeta e scrittore giapponese originario di Asakusa (Tokyo), nonché fondatore della rivista di haiku Shuntō 春燈 (‘Lampo primaverile’).
Ha pubblicato diverse raccolte, tra cui Michishiba 道芝 (‘L’erba a bordo strada’) del 1927 e Kubota Mantarō kushū 久保田万太郎句集 (‘Raccolta di haiku di Kubota Mantarō) del 1942.

Immagine: Lucciola e luna (autore sconosciuto, 1890 circa)

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