Umanità e poetica

Riflessioni critiche sul libro di Kaneko Tohta, Ikimonofūei. Poetic Composition on Living Things, Red Moon Press, 2011, pp. 92, $ 12,00.

Kaneko Tohta (1919-2018) è stata una delle figure poetiche più significative nel panorama haiku internazionale. Membro di rilievo nel movimento avanguardista del Secondo Dopoguerra, è noto al grande pubblico per essere stato il fondatore della rivista Kaitei 海程 nel 1962, nonché membro attivo e Presidente Onorario della Modern Haiku Association (MHA) di Tokyo sino alla sua morte.
In questo libro – edito dalla Red Moon Press di Jim Kacian e corredato da una pregevole introduzione di Richard Gilbert – Tohta presenta ed analizza, come da titolo, il concetto di ikimonofūei 生き物諷詠 (traducibile come “composizione poetica sulle cose viventi”), in particolare mettendolo a confronto con il kachōfuei 花鳥諷詠 di Takahama Kyoshi (1874-1959). Mentre infatti quest’ultimo pare incanalare l’attenzione dell’osservatore sul solo dato naturalistico in senso stretto (“i fiori e gli uccelli”), considerando l’uomo una figura complementare ma distinta dallo stesso, Tohta ritiene che «se scriviamo haiku unicamente su “uccelli e fiori”, senza includere la totalità della vita, umanità compresa, il nostro registro espressivo si contrarrà di conseguenza», con ciò ritenendo dunque plausibile, oltre che doverosa, l’apertura ad una dimensione finanche soggettiva della realtà, delineando un ideale “nudo e crudo” e non levigato (nama 生) di individuo-poeta (haijin 俳人) capace di ridare allo haiku quella scintilla di umanità che la visione troppo restrittiva del kyakkan shasei 客観写生 (“rappresentazione obiettiva”) di Kyoshi sembrava voler mettere a tacere. Leggi tutto “Umanità e poetica”

I gendai haiku: un primo approccio teorico

Il Gruppo Italiano Haiku ha creato, un paio d’anni fa, una Pagina Facebook (Gendai haiku) il cui scopo è quello di incoraggiare il pubblico italiano alla lettura e allo studio dello haiku moderno. Si tratta di un progetto estremamente importante, poiché gli interventi pubblicati non si limitano alla mera traduzione/presentazione di opere di autori stranieri o nostrani, ma intendono fornire tutti gli strumenti necessari a una piena comprensione del movimento gendai 現代.

Ma cosa sono i realmente i gendai haiku?

Va innanzitutto premesso che, con l’espressione gendai haiku 現代俳句, ci si riferisce non tanto a un dato “assetto” poetico, quanto, piuttosto, a un periodo nella storia di questo genere letterario che parte dalla fine del XIX secolo sino ad arrivare ai giorni nostri. Leggi tutto “I gendai haiku: un primo approccio teorico”

Presente scandinavo

Una lettura della raccolta curata da Antonio Parente, E poi più nulla. Antologia di haiku finlandesi, Novi Ligure, Joker Edizioni, 2015, pp. 74 (Euro 13.00).

E poi più nulla è un’antologia di haiku uscita a inizio anno per i tipi delle Edizioni Joker di Novi Ligure, la quale raccoglie il contributo di ben 25 haijin finlandesi, contributo che, come si legge nella nota iniziale di Antonio Parente (curatore e co-traduttore del libro), intende offrire un omaggio simbolico alla popolazione giapponese colpita dal disastro nucleare di Fukushima, avvenuto l’11 marzo 2011.

Capita (purtroppo) raramente di poter leggere, in Italia, componimenti in forma haiku di poeti stranieri e, quando questo avviene, riguarda perlopiù raccolte di pseudo-haiku di autori ben noti al pubblico internazionale (si pensi a Jack Kerouac, Tomas Tranströmer o Alejandro Jodorowsky) o i quattro classici giapponesi: Bashō, Buson, Issa e Shiki.
Dunque saluto con estremo piacere questa antologia, che ha il pregio di proporre voci poetiche inedite e ricche di spunti critici d’interesse, le quali – inscrivendosi in nel più ampio e noto contesto della poesia scandinava, con haijin del calibro di Jörgen Johansson, Tore Sverredal e Ola Sigvardsson – riesce ad enucleare uno stile proprio, sorprendentemente lucido e presente. Leggi tutto “Presente scandinavo”