Haiku(s) by Princetonians è una raccolta di haiku scritti durante l’Anno Accademico 2018-2019 dagli studenti della Facoltà di Studi dell’Asia Orientale dell’Università di Princeton, guidati dalla professoressa Mayumi Itoh. Le opere, composte in giapponese e successivamente tradotte in inglese, coprono le quattro stagioni e sono intervallate da foto naturalistiche scattate dalla stessa Itoh.
Di seguito propongo una personale selezione di cinque haiku tra quelli più significativi, rinviando alla lettura completa del libro per ulteriori approfondimenti.
Le traduzioni in italiano sono state prodotte da me partendo direttamente dall’originale giapponese, senza dunque considerare l’adattamento inglese.
朝光や椿のように咲く笑顔
chōkō ya tsubaki no yō ni saku egao
luce del mattino –
come una camelia in fiore
il mio sorriso
Natalie Diaz
月光や辞書と教科書秋浴びる
gekkō ya jisho to kyōkasho aki abiru
chiaro di luna –
il libro e il dizionario
bagnati dall’autunno
Stephen Yan




Karumi. Haiku & Tanka di Fabrizio Frosini è un’opera composita, che si distingue dalle altre sia per il considerevole numero di componimenti presenti (246 tra haiku, senryū e tanka), sia per gli interessanti approfondimenti che aprono il lavoro. In particolare, nella nota introduttiva La poesia giapponese a cura dello stesso autore, questi propone al lettore un excursus storico sulle principali forme poetiche giapponesi dal VI secolo ai giorni nostri, unitamente ad una sintetica ma esaustiva disamina dei caratteri – sia formali che sostanziali – di haiku, senryū e tanka.
«Lasciata la mia dimora, non desidero nulla. Avendo le mani vuote, non temo le insidie del viaggio.» Matsuo Bashō (dall’Oi no kobumi 笈の小文)