Cinque haiku di Konishi Raizan

元日やされば野川の水の音
ganjitsu ya sareba nogawa no mizu no oto

primo dell’anno –
ecco, il suono dell’acqua
di un ruscello

 

春風や堤ごしなる牛の声
haru kaze ya tsutsumi goshi naru ushi no koe

vento di primavera –
il verso delle mucche
lungo gli argini

 

ほのかなる黄鳥ききつ羅生門
honoka naru uguisu kikitsu rashōmon

odo appena
il canto dell’usignolo –
Rashōmon

 

青し青し若菜は青し雪の原
aoshi aoshi wakana wa aoshi yuki no hara

ancor più verde
il verde dell’erba novella –
campi innevati

 

早乙女や汚れぬものは歌ばかり
saotome ya yogorenu mono wa uta bakari

piantatrici di riso –
è solo il loro canto
a non sporcarsi

 

Konishi Raizan (1654-1716) è stato un poeta giapponese originario di Osaka. Avvicinatosi per la prima volta allo haiku all’età di soli 7 anni, fu allievo di Ihara Saikaku (1642-1693) e di Nishiyama Sōin (1605-1682).
Di lui ci sono pervenute due raccolte poetiche: l’Haikai sanbutsu 俳諧産物 e l’Imamiyagusa今宮草, pubblicato postumo.
Le sue opere sono permeate da una costante tensione verso quella sincerità poetica (makoto 誠) tanto cara a Uejima Onitsura (1661-1738) e Matsuo Bashō (1644-1694), avvicinandosi, per stile compositivo, più a quest’ultimo che alla Scuola Danrin.

Traduzioni di Luca Cenisi

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