Inspirando la luce

Lettura di uno haiku di Elisa Bernardinis del 18 maggio 2023.

nuvole scure –
respiro il cuore giallo
della peonia

Un componimento che, pur nella semplicità di dettato, convince per freschezza ed originalità (atarashimi 新しみ) grazie ad una giustapposizione fondata su un contrasto cromatico ottimamente presentato al lettore. L’oscurità delle nuvole di cui al rigo d’esordio, infatti, rappresenta un movimento di chiusura atmosferica che nega il passaggio ai raggi solari, contrapponendosi alla luminosità ed al vettore di apertura del colore giallo (kiiro 黄色) del distico finale. Si rinviene dunque, all’atto della lettura, un processo di restringimento e successiva dilatazione che può essere paragonato alle funzioni fisiologiche di espirazione ed inspirazione, sostenendo, così, un’analogia che nel termine di apertura del rigo mediano trova la propria esplicitazione. Leggi tutto “Inspirando la luce”

Su candidi fili, la memoria

Lettura di uno haiku di Vincenzo Adamo, pubblicato all’interno del Gruppo di Studio sullo Haiku l’11 aprile 2020.

l’ultima neve –
la nonna perde il filo
del discorso

Uno haiku dai toni classici e ben bilanciato, con ji tarazu 字足らず (‘assenza di carattere’) nel rigo conclusivo. La giustapposizione (toriawase 取り合わせ) mette in relazione un evento naturalistico (l’ultima neve, a cavallo tra fine inverno e inizio primavera) e le vicende umane e personali dell’autore.
Così, se da un lato assistiamo a un movimento di segno positivo– l’implicito avvicinarsi del caldo e della bella stagione – dall’altro abbiamo una spinta uguale e contraria che disperde quel segnale in favore di una più intima e struggente ricostruzione. La nonna, infatti, con l’avanzare dell’età inizia a subire gli effetti di quel deterioramento cognitivo che porta, in diversi casi, alla demenza senile o all’Alzheimer.
L’evento qui registrato può invero costituire un’eccezione, un momento di défaillance che chiunque ha vissuto almeno una volta nella propria vita, magari perché assorto in altri pensieri od attività. Resta comunque il fatto che le due immagini si pongono in contrapposizione (shōgeki 衝撃) proprio alla luce dei diversi esiti che il tempo ha sull’uomo e sulla natura; il primo, esposto ad una progressione lenta ma inesorabile delle proprie fragilità, la seconda inserita in un contesto di tipo circolare che si rinnova eternamente. Leggi tutto “Su candidi fili, la memoria”