Ogni respiro è debito

Presentazione della silloge Silence: A White Distrust. An Experimental Poem in Linked Form di Ram Krishna Singh (2020) a cura di Andrea Cecon.

Parlare del Professor Ram Krishna non è facile, per me. Lo conobbi in rete una ventina di anni fa e la sua poetica mi colpì forte allora come oggi. Nato a Varanasi, in India, compone haiku in lingua inglese da circa quattro decadi e ha già pubblicato 46 libri. Presente anche all’interno di riviste internazionali, rappresenta uno degli autori indiani contemporanei più interessanti.
Questa sua nuova fatica letteraria – Silence: A White Distrust – mostra uno stile e, soprattutto, un equilibrio sempre più rari nel panorama letterario odierno.
La raccolta si compone di haiku, senryū e tanka di alta qualità. Nel complesso, il suo lavoro può essere visto sia come una lunga catena di versi collegati (come suggerito dal titolo stesso), sia come un insieme di poesie fruibili separatamente e parimenti godibili.
Non essendo uno scrittore od un esperto di poetica tanka, mi concentrerò principalmente sui suoi haiku in questa mia analisi.
Per esempio, l’insieme formato da due haiku e una tanka: Leggi tutto “Ogni respiro è debito”

Ogni ombra è cielo

Presentazione delle raccolta Banno Senryu for Gaijin 2016-2019, curata da Valeria-Simonova Cecon.

Banno Senryu for Gaijin è una raccolta – disponibile esclusivamente in formato digitale – di bannō senryū 万能川柳 (letteralmente, ‘senryū universali’ o ‘senryū per ogni evenienza’) selezionati all’interno dell’omonima Pagina Facebook di Takeshi Mizuno da Valeria Simonova-Cecon in un arco temporale di tre anni, e più precisamente dal 2016 al 2019. I componimenti originali in lingua giapponese sono apparsi nella colonna gestita da Takashi Nakahata per il quotidiano Mainichi Shinbun, mentre le traduzioni in inglese, russo ed italiano sono state prodotte dalla stessa Simonova-Cecon in collaborazione con Andrea Cecon e Vladislav Vassiliev.
Si tratta di testi che affrontano le tematiche più disparate, dai complessi rapporti tra genitori e figli (derivanti soprattutto dal divario generazionale) alle vicende di coppia, sino a tratteggiare scene di vita quotidiana colte in tutta la loro bizzarria dall’occhio penetrante (ugachi うがち) del poeta: Leggi tutto “Ogni ombra è cielo”

Le diverse modalità di approccio di fronte alla morte attraverso la poesia in Oriente e in Occidente

Approfondimento a cura di Antonio Sacco

In questo intervento si prende in esame come l’Oriente e l’Occidente si siano rapportati alla morte attraverso la poesia. Vengono presi in esame i jisei giapponesi e i sijo coreani per l’Oriente e l’epitaffio, l’elegia latina e i versi liberi per l’Occidente. Dallo studio di tali componimenti emergerà una chiara visione della concezione orientale della morte, influenzata dal buddhismo Zen e dal taoismo, e della concezione occidentale del fine vita. Tenteremo di dare risposta al quesito “può la poesia aiutarci nel momento del trapasso?”, tenendo in mente che, nonostante sia un momento estremamente delicato e intimo, dalle poesie di addio al mondo possono emergere – trasversalmente da Oriente ad Occidente – i più disparati stati d’animo perché, nella sua essenza, l’essere umano è mosso dagli stessi moti interiori innanzi all’ultimo atto della propria vita.

un nuovo autunno –
nascono altri colori
da foglie morte

Antonio Sacco Leggi tutto “Le diverse modalità di approccio di fronte alla morte attraverso la poesia in Oriente e in Occidente”

Il ramo del susino

Recensione della raccolta Karumi. Haiku & Tanka di Fabrizio Frosini, Amazon Media EU S.à r.l., 2015, Euro 2,99 (versione e-book).

Karumi. Haiku & Tanka di Fabrizio Frosini è un’opera composita, che si distingue dalle altre sia per il considerevole numero di componimenti presenti (246 tra haiku, senryū e tanka), sia per gli interessanti approfondimenti che aprono il lavoro. In particolare, nella nota introduttiva La poesia giapponese a cura dello stesso autore, questi propone al lettore un excursus storico sulle principali forme poetiche giapponesi dal VI secolo ai giorni nostri, unitamente ad una sintetica ma esaustiva disamina dei caratteri – sia formali che sostanziali – di haiku, senryū e tanka.
Estremamente apprezzabile come, in controtendenza rispetto alla maggior parte degli pseudo-esperti di poesia giapponese che popolano, in particolar modo, i social network italiani, il Frosini dimostri di aver compreso la natura e gli scopi del genere senryū 川柳, che non è un mero haiku privo di kigo 季語, ma un genere completamente diverso, con una propria dignità letteraria e caratterizzato da una sagace penetrazione nell’animo umano, talvolta ironica e talaltra profondamente sentimentale e, a tratti, commovente. Leggi tutto “Il ramo del susino”

Come argilla

Recensione della raccolta The Clay Jar di Caroline Giles Banks, Wellington-Giles Press, 2013, Euro 2,63 (formato e-book).

The Clay Jar è una raccolta di haiku, senryū e haibun pubblicata nel 2013 dalla poetessa americana Caroline Giles Bank (attiva nel panorama letterario internazionale sin dalla fine degli anni Ottanta), uscita quasi in contemporanea alla forse più nota opera Tigers, Temples and Marigolds, edita nello stesso anno sempre per i tipi della Wellington-Giles Press.
Il libro è suddiviso in due parti o, meglio, in due sezioni: la prima racchiude oltre un centinaio di componimenti appartenenti sia al genere haiku che senryū, mentre la seconda presenta nove haibun, genere nel quale la Banks si cimenta ormai da diversi anni con esiti decisamente positivi.
Come di consueto in una raccolta in lingua inglese, gli scritti appartenenti alla prima sezione non seguono lo schema metrico in 5-7-5 sillabe, ma ne adottano uno più fluido e “libero”, foneticamente aderente al modello breve-lungo-breve, con alcune sporadiche eccezioni che, tuttavia, non scalfiscono l’evocatività delle scene in esse racchiuse. Leggi tutto “Come argilla”

Sul filo del crepuscolo

Recensione del libro di Daniel Gahnertz, Empty Title Space, Roma, La Ruota Edizioni, 2018, pp. , Euro 8,00.

Empty Title Space rappresenta la più recente fatica letteraria del poeta svedese Daniel Gahnertz, e segue di tre anni la precedente silloge di haiku Non senza titolo, pubblicazione che ho avuto il piacere di recensire per le pagine di Cinquesettecinque a marzo 2016.

Il libro, edito da La Ruota Edizioni di Roma, si presenta come un’opera in doppia lingua (inglese e italiano) decisamente matura, mostrando al contempo una chiara continuità non solo stilistica, ma soprattutto concettuale, con la precedente. La prima, nitidissima percezione che si ha già ad una rapida lettura, tuttavia, è quella di trovarsi di fronte ad un lavoro dove lo sviluppo poetico centrale si dipana a partire da due direttrici estetiche, la levità di dettato o karumi 軽み e quella visione sorridente ed equanime propria dell’okashimi おかしみ. Leggi tutto “Sul filo del crepuscolo”