Un’eterna primavera

Presentazione del libro Risate e sogni. Haiku in classe, curato da Maria Concetta Conti e Ines Torrisi (Algra Editore, 2019, pp. 104, € 10,00).

Risate e sogni è una raccolta di haiku composti dai ragazzi delle classi 3^B e 3^I (a.s. 2018-2019) della scuola secondaria di primo grado “Edmondo De Amicis” di Tremestieri Etneo (CT), nell’ambito di un progetto didattico coordinato dall’insegnante Maria Concetta Conti e dalla dirigente scolastica Ines Torrisi. Un progetto che, come osservato dalla stessa Torrisi, è «soprattutto un laboratorio di intelligenza emotiva, [un’]inestimabile occasione di conoscenza di se stessi e del proprio mondo interiore», riflesso – e, in certi casi, amplificato – dalle evidenze naturalistiche che ci circondano quotidianamente.
Dopo una doverosa e necessaria formazione teorica basata sulla lettura degli haiku dei grandi maestri giapponesi del passato (come Bashō, Buson e Issa) e del mio saggio La luna e il cancello, si è dunque passati all’atto pratico, alla stesura dei propri componimenti secondo stili e sensibilità profondamente diversi tra loro; ad accomunarli, solo il desiderio di mettersi in gioco ed esprimere, senza resistenze di sorta, la propria curiosità nei confronti del mondo attraverso un genere poetico tanto affascinante quanto complesso. Leggi tutto “Un’eterna primavera”

Epifanie del vitreo

Lettura di uno haiku di Stefano D’Andrea, pubblicato su Chrysanthemum n. 25 del mese di aprile 2019.

la nebbia scorre sugli occhi addormentati dell’agnellino

Questo haiku di Stefano D’Andrea – presentato ai lettori su un unico rigo di composizione (ma con i tre “momenti” chiaramente riconoscibili) e senza stacco (kire 切れ) – convince su diversi fronti, grazie ad un’accurata scelta lessicale e ad un linguaggio semplice ed essenziale che riesce ad esaltare un contrasto tra elementi che opera su più livelli.
Abbiamo così una sovrapposizione tra il movimento (ugoki 動き) lento ma progressivo della nebbia e la placida immobilità (seijaku 静寂) dell’agnello, i cui occhi paiono essere sul punto di chiudersi, assottigliandosi e contrapponendosi dunque all’indefinita estensione del paesaggio avvolto dalla caligine.

La figurazione complessiva pare evocare un tenore classico decisamente familiare, e in specie il seguente scritto di Konishi Raizan (1654-1716), poeta di grande talento già allievo di Nishiyama Sōin (1605-1682): Leggi tutto “Epifanie del vitreo”