Cinque haiku di Hino Sōjō

樹も草もしづかにて梅雨始まりぬ
ki mo kusa mo shizuka nite tsuyu hajimarinu

nella quiete
gli alberi, l’erba…
inizia la stagione piovosa

Da: Gendai bungaku taikei, Vol. 69, 1963, p. 232

 

暮れそめてにはかに暮れぬ梅林
kuresomete niwakani kurenu umebayashi

crepuscolo –
d’un tratto l’oscurità
nel bosco di pruni

Da: Kindai haiku no senku-sha, Vol. 4, Rippūshobō, 1980, p. 22 Leggi tutto “Cinque haiku di Hino Sōjō”

Cinque haiku di Hasegawa Kanajo

摩利支天の露店の上や春の月
Marishiten no roten no ue ya haru no tsuki

sopra i banchi
della festa di Marishi-ten –
luna di primavera

Da: Teihon Kanajo kushū, Vol. 1, 1964, p. 9

雨音の右手の雲に夏の月
amaoto no migite no kumo ni natsu no tsuki

rumore di pioggia –
tra le nuvole a destra
la luna d’estate

Da: Haiku, Vol. 58, Kadokawashoten, 2009, p. 285 Leggi tutto “Cinque haiku di Hasegawa Kanajo”

Cinque haiku di Kawabata Bōsha

春天に鳩をあげたる伽藍かな
haru ama ni hato wo agetaru garan kana

al tempio
liberati i colombi
nel cielo di primavera

Da: Tsudzuki gendai haiku no hihan to kanshō, Kadokawa Shoten, 1956, p. 25

明滅のいずれ悲しき蛍かな
meimetsu no izure kanashiki hotaru kana

luci tremolanti –
quale tristezza
per le lucciole…

Da: Nyūmon saijiki, Kadokawa Shoten, 1980, p. 285 Leggi tutto “Cinque haiku di Kawabata Bōsha”

La neve sul tatami

Laboratorio di poesia haiku in collaborazione con l’I.I.S. “G. Leopardi – E. Majorana” di Pordenone.

La neve sul tatami non è una semplice antologia scolastica, ma la rappresentazione di una sensibilità poetica collettiva che conferma il profondo interesse nei confronti dello haiku anche da parte dei più giovani.
L'”aggancio” a tematiche prettamente naturalistiche (vivificate, all’interno dei componimenti, dalla presenza delle cosiddette kigo), unitamente alla sfida del condensare il proprio pensiero in sole diciassette sillabe e tre versi, ha infatti permesso agli alunni di ben quattro classi di confrontarsi in prima persona con un modo di fare poesia assolutamente diverso da quello cui noi Occidentali siamo abituati.
Così, la rivalutazione del tempo presente, dell’assaporare qui e ora il gusto delle cose semplici e, troppo spesso, scontate (in linea con i principi del sabi e del mono no aware), ha prodotto, in ognuno di questi ragazzi, una “scintilla”, una piccola fiamma rigeneratrice fondamentale nel ristabilire un contatto diretto e sincero con la realtà. Leggi tutto “La neve sul tatami”

Umanità e poetica

Riflessioni critiche sul libro di Kaneko Tohta, Ikimonofūei. Poetic Composition on Living Things, Red Moon Press, 2011, pp. 92, $ 12,00.

Kaneko Tohta (1919-2018) è stata una delle figure poetiche più significative nel panorama haiku internazionale. Membro di rilievo nel movimento avanguardista del Secondo Dopoguerra, è noto al grande pubblico per essere stato il fondatore della rivista Kaitei 海程 nel 1962, nonché membro attivo e Presidente Onorario della Modern Haiku Association (MHA) di Tokyo sino alla sua morte.
In questo libro – edito dalla Red Moon Press di Jim Kacian e corredato da una pregevole introduzione di Richard Gilbert – Tohta presenta ed analizza, come da titolo, il concetto di ikimonofūei 生き物諷詠 (traducibile come “composizione poetica sulle cose viventi”), in particolare mettendolo a confronto con il kachōfuei 花鳥諷詠 di Takahama Kyoshi (1874-1959). Mentre infatti quest’ultimo pare incanalare l’attenzione dell’osservatore sul solo dato naturalistico in senso stretto (“i fiori e gli uccelli”), considerando l’uomo una figura complementare ma distinta dallo stesso, Tohta ritiene che «se scriviamo haiku unicamente su “uccelli e fiori”, senza includere la totalità della vita, umanità compresa, il nostro registro espressivo si contrarrà di conseguenza», con ciò ritenendo dunque plausibile, oltre che doverosa, l’apertura ad una dimensione finanche soggettiva della realtà, delineando un ideale “nudo e crudo” e non levigato (nama 生) di individuo-poeta (haijin 俳人) capace di ridare allo haiku quella scintilla di umanità che la visione troppo restrittiva del kyakkan shasei 客観写生 (“rappresentazione obiettiva”) di Kyoshi sembrava voler mettere a tacere. Leggi tutto “Umanità e poetica”