Cinque haiku di Sugita Hisajo

バイブルをよむ寂しさよ花の雨
baiburu o yomu sabishisa yo hana no ame

leggendo la Bibbia
un senso di solitudine –
pioggia di fiori

Da: Haiku, Vol. 52, Kadokawa Shoten, 2003, p. 88

麦の芽に日こぼす雲や春寒し
mugi no me ni hi kobosu kumo ya haru samushi

dalle nubi gocciola il sole
sui germogli di grano –
la fredda primavera

Da: Gendai hyaku meikushū, Tokyo Shiki Shuppan, 2004, p. 39 Leggi tutto “Cinque haiku di Sugita Hisajo”

L’ago del compasso

Lettura di uno haiku di Andreina Pilia, pubblicato all’interno del Gruppo di Studio sullo Haiku il 14 dicembre 2019.

In quest’opera, l’elemento che colpisce immediatamente il lettore è, naturalmente, la disposizione del testo (waritsuke 割付け). La circolarità del messaggio – qui enfatizzata dall’assenza di marcature segniche e, dunque, di un punto di partenza prestabilito – viene infatti esteriorizzata attraverso una sorta di ensō 円相 poetico che esalta il vuoto centrale, ossia il punto di convergenza dei singoli elementi che lo costituiscono. L’okra o gombo (okura オクラ) è una pianta originaria delle regioni tropicali e subtropicali (in Italia si trovano massicce coltivazioni soprattutto in Sicilia) che fornisce frutti molto nutrienti e dal gusto leggero; questi si sviluppano subito dopo la fioritura, che avviene in tarda primavera. Qui, ad ogni modo, il riferimento stagionale è ben definito: la piantina viene eradicata al sopraggiungere dell’inverno (fuyu 冬), ma non ci è dato sapere se per un travaso o perché inutile o malata. La sua sorte è avvolta nel mistero, esattamente come l’eco di un zengo no kire 前後の切れ primigenio che si amplifica esponenzialmente ad ogni lettura. Leggi tutto “L’ago del compasso”

Una tanka di Manatsu Satō

この世から消えてしまったかのようにあなたの胸で眠る新月
kono yo kara kiete shimatta ka no yō ni anata no mune de nemuru shingetsu

Per svanire infine
da questo mondo
la luna nuova
si ferma a riposare
sopra il tuo petto

Traduzione dal giapponese di Luca Cenisi

Fonte: https://bit.ly/37kbB4c

Immagine: Utagawa Hiroshige, Oche selvatiche e luna crescente (1836)

La lezione dei rami

Nota critica alla raccolta Il Pino e il bambù di Margherita Petriccione (Mnamon Editore, 2019, pp. 120, Euro 12,00).

Il pino e il bambù è la silloge d’esordio di Margherita Petriccione, apprezzata haijin italiana che negli ultimi anni ha conseguito numerosi riconoscimenti a livello internazionale e consolidato la propria presenza all’interno delle principali riviste di settore.
L’opera si compone di due sezioni: la prima racchiude 171 componimenti in forma di haiku, mentre la seconda presenta al lettore 34 tanka 短歌. I testi sono inoltre accompagnati da alcuni scatti fotografici di Francesca Mele e disegni della stessa Petriccione, che danno accesso a inedite prospettive delle scene rappresentate.
Già ad una prima, rapida scorsa alle pagine saltano all’occhio due peculiarità: il raggruppamento degli haiku non secondo la classica scansione stagionale, ma per mesi, e la molteplicità di forme che questi assumono, spaziando dal monoku al distico, sino a delineare strutture metricamente molto libere e vicine ad una matrice dichiaratamente gendai 現代, come nell’esempio che segue: Leggi tutto “La lezione dei rami”